domenica 5 febbraio 2012

Commento di risposta al solito "pirlotto" con la fissa della grammatica sui commenti nei blog

Capita spesso nei commenti che qualcuno si prenda la briga di criticare o il redattore del post o un commento sottostante. Trovasi spesso tale evenienza nei blog letterari, dove al limite ha senso redarguire l'errore. Ma nei siti di informazione e in quelli politici la cosa desta veramente fastidio. Giornalisti e politici per motivi diversi, i primi per la velocità i secondi perché scrivono come parlano, non sono certo immuni dagli strafalcione ma la figura barbina la fanno sempre quelli che li riprendono come in questo caso. Invidia? sarà! di sicuro non è certamente senso del gusto per la bella scrittura.
Qui il link al post in questione
Alfio, il saccente di turno, che "apostrofa" il commento nella sua forma grammaticale dimentica che per comprendere appieno il corretto utilizzo degli accenti, nel panorama globale della lingua italiana, è importante collocarne il ruolo all'interno di quei processi di percezione linguistica che chiamiamo “fonetica”. Essendo questa una branca della disciplina volta allo studio del linguaggio umano, essa si avvale degli accenti, ovvero “concetti grammaticali” che permettono di suggerire graficamente la giusta intonazione da dare alle parole, poiché di modulazioni sonore si tratta, un aumento dell'intensità vocale volto a porre in rilievo una determinata sillaba all'interno di una parola ed in tal senso Alfio potrebbe disquisire sull'accento grave o acuto. Il problema sta nel fatto che Alfio nel volere beccare in castagna l'On. Cimino dimostra tutta la sua incompetenza nel ruolo di "docente" di grammatica infatti non si tratta di accento bensì di apostrofo!
In tal caso si potrebbe segnare comunque un errore all'On. Cimino ma con la matita blu e non con la rossa. Infatti quando si usa "Va" o "và", o ancora " Va' "?
e precisamente quando accentiamo la sillaba va? Mai. Si ha soltanto nella forma semplice o nella forma apostrofata, vediamo come:
usiamo "va" quando coniughiamo il verbo andare alla terza persona singolare del modo indicativo . Solo in presenza della forma verbale del verbo andare, volta alla seconda persona singolare del modo imperativo, si ha l'apposizione dell'apostrofo per elisione della vocale i, nella forma estesa che sta a indicare “vai tu”.
Quindi se Cimino ha commesso errore lo ha fatto facendo confusione con la coniugazione del verbo e non con gli apostrofi.
In verità possiamo ben comprendere che Cimino non commette errori commentando in questo caso un post in un blog in quanto risponde nella forma parlata e non nella forma scritta della comunicazione e questo indipendentemente dalla fretta, dell'ora e dell'evenienza. Cosa che non si possono riconoscere al Professore Alfio il quale commenta soltanto per emendare Cimino senza entrare nel contenuto del post ed abbozzando un tentativo fuorviante di interessamento alla risposta. In pratica Alfio fa (senza accento) una figura barbina!
All'altro lettore verrebbe da dire che c'azzecca il commento con il resto.
A Cimino dico: ma se hai un blog perché devi rispondere qui?
Sbagli se invii una risposta, hai già ampiamente risposto alla lettera con il commento ed ogni altra azione alimenterebbe il concerto di commenti che ad occhio e croce sono tutti con alla base una avversione rispetto alla posizione politica da te rappresentata oltre a palesemente sottendere una avversione se non una ricerca di spiegazioni e altro che con la lettera nulla hanno a che fare.